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I numeri del settore tra crescita e rallentamento

 

Lo scenario attuale si presenta molto complesso: pandemia, conflitto Russia-Ucraina, inflazione e instabilità dei mercati finanziari impattano negativamente su tutti i settori economici oltre che sul clima di fiducia generale. 

A conferma di questo, per il settore assicurativo si prevede una dinamica business negativa per l’anno in corso, a fronte di risultati molto positivi del 2021 (Fonte: Ania): una crescita del 3,8% che ha riportato i premi complessivi Vita e Danni a 140 miliardi di euro, livelli del 2019. A trainare la crescita il ramo Vita (+4,5% per 106 miliardi premi) su spinta soprattutto di prodotti multi-ramo, tipologia di investimento scelta dagli italiani perchè in grado di adattarsi ai mutamenti degli scenari economico-finanziari. I premi Danni sono aumentati invece del 2%.

Le previsioni 2022 non sono altrettanto positive e a essere penalizzato sarà il comparto Vita, cresciuto di più lo scorso anno: per questo, infatti, si prevede una contrazione del 9,5% che non servirà a compensare la crescita del ramo Danni (3,5%) e, di conseguenza, un calo dei premi complessivi del 6,3% (che scenderanno quindi a 130 miliardi). 

Le compagnie assicurative e il loro percorso di digitalizzazione

 

La fotografia che ci consegnano questi numeri è sicuramente in chiaro-scuro. Da un lato evidenzia che gli italiani sono più sensibili, rispetto al passato, alle esigenze di protezione per via delle incertezze del contesto economico-sociale e dei cambiamenti climatici, e dall’altro si rileva un freno degli investimenti in prodotti assicurativi nel breve. 

Ciò nonostante le compagnie assicurative continueranno il loro percorso di trasformazione e digitalizzazione, consapevoli del fatto che la quest’ultima può cambiare il modo di fare assicurazione. 

A conferma di ciò,  continua la crescita degli investimenti in Insurtech che, secondo l’Italian Insurtech Association, nel 2022 passeranno da 280 a 500 milioni di Euro.

Quali saranno i principali trend e le sfide che le compagnie affronteranno nei settori Salute, Vita e Danni? 

Il settore Salute sotto i riflettori

 

Lo scenario di mercato evidenzia una crescente necessità di supporto ai cittadini nel sostenere le spese per l’accesso a prestazioni sanitarie di vario tipo. Nel 2021 il 47,4% delle famiglie ha visto crescere la propria spesa sanitaria (Fonte: Cerved). D’altra parte il ricorso alla protezione sanitaria è ancora molto limitato e le Compagnie prevedono investimenti importanti su un mercato in forte evoluzione da qui ai prossimi anni.

L’approccio è quello di rafforzare l’ecosistema focalizzato sulla salute che si è configurato già da qualche anno che vede coinvolti operatori di servizi, Insurtech e compagnie che tendono a integrare soluzioni di protezione assicurativa con servizi di prevenzione e assistenza.  

L’importanza dei prodotti Vita

 

La pandemia ha contribuito a cambiare anche le dinamiche dell’assicurazione Vita come opzione di investimento a medio-lungo termine. Dal recente Osservatorio Sara Assicurazioni, relativamente a questo aspetto, emerge come le famiglie italiane considerino l’ambito assicurativo come opzione di investimento per il futuro dei propri figli. Guarderebbero, infatti, a polizze per il risparmio e piani di accumulo anche di tipo previdenziale (31% degli intervistati) e polizze vita (30%) per proteggere dagli effetti economici di eventi avversi come la non autosufficienza, preservando il patrimonio di famiglia.  

I trend nel settore Danni

 

Nel ramo Danni si dovrà continuare a insistere sulla personalizzazione delle polizze, su formule di protezione completa e su rimborsi in tempi rapidi.  Questo vuol dire lavorare sul miglioramento delle polizze, sui canali di distribuzione e sulla semplificazione e velocizzazione dei processi di liquidazione. 

Per riuscirci sarà fondamentale riorganizzare i canali di distribuzione, puntando su una maggiore agilità del go-to-market e lavorare sulla rimodellazione del rischio. Tutto questo facendo leva sulle nuove tecnologie, a partire da soluzioni di Intelligenza Artificiale. 

Le PMI

 

Un target interessante in termini di opportunità per il ramo Danni è sicuramente quello delle Piccole e Medie Imprese. La spesa assicurativa media delle PMI italiane risulta ben al di sotto della media internazionale: circa 14 mila euro,  il dato più basso registrato a livello internazionale, dove la media è pari a circa 23 mila euro (Fonte: Deloitte, 2022)

Per migliorare l’offerta in questo ambito specifico la chiave sarà la flessibilità dei prodotti. Il 78% delle PMI si dichiara infatti disponibile e interessato a investire in forme di copertura assicurativa flessibile, che possa essere modificata durante l’anno in base alle contingenze del periodo e alle emergenze inaspettate, alle variazioni di fatturato e a quelle interne riguardanti l’organico aziendale. 

Appare evidente come, anche in questo caso, la tecnologia  sarà indispensabile per garantire una corretta gestione dei prodotti assicurativi in fase di sottoscrizione, per il monitoraggio e la gestione post-vendita. 

Una sfida necessaria

 

Una fotografia d’insieme come quella appena fatta rivela come le Compagnie abbiano tante opportunità su tutti i rami. Semplificazione e nuove tecnologie saranno gli strumenti necessari per poter proporre nuove soluzioni di protezione e poter gestire l’assicurato nel suo customer journey. Quindi, per poter cogliere le opportunità che il mercato offre già in questa fase.

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